luogo

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inquadramento

Il Mo.VE o “Museo Verticale” è stato costruito nel 2015 in occasione di Expo dal gruppo di progettazione arch. Massimiliano Spadoni (ITA), arch. Paolo Mestriner (ITA), arch. Sami Rintala (Fin), arch. Dagur Eggertsson (ISL), arch. Velia Iride Cesati (ITA), arch. Federica Testori (ITA), Silvia Fusi (ITA). Il Mo.VE ha rappresentato l’occasione per valorizzare una Porta della città di Lissone segnando il punto di accesso viabilistico alla città più frequentato, sia per chi arriva a Lissone da Milano, sia per chi arriva da Como e Lecco. L’architettura è posizionata all'inizio di via Carducci, nel lotto verde di fronte al “Palazzo del Mobile – 100 Firme”. Questo intervento era volto alla valorizzazione delle vie del commercio, dell’artigianato e del design, in una logica di piena integrazione con il tessuto urbano.

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I valori all’origine del mo.ve

  • landmark, totem come elemento in grado di illuminare, accogliere, segnare, distinguere l’ingresso della città.

  • sensorialità / narrazione / esposizione, interno ed esterno sono in stretta relazione per raccontare il territorio.

  • natura, in sintonia con il luogo e con l’ambiente, il totem rappresenta un segno naturale potenziato e incrementato dall’uso del legno.

LO STATO ATTUALE

Il Mo.Ve è posizionato al limite della città, tra abitazioni, negozi e viabilità ad alto scorrimento. Il suo inquadramento assieme all’indebolimento progressivo delle attività locali, principalmente legate alla produzione mobiliera, hanno indebolito le premesse su cui il progetto si fondava affievolendone i valori di funzionalità ed espressività. Questo ha determinato un progressivo allontamento della cittadinanza dall’area. Il Mo.Ve oggi interroga l’amministrazione sul proprio futuro.