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percorso sperimentale per la pianificazione sensibile del territorio

leggere il territorio con l’arte

le arti possono partecipare ai processi di pianificazione urbana?

LEGGERE IL TERRITORIO CON L’ARTE si pone come obiettivo principale di indagare i modi e i metodi che permettono all’arte, in tutte le sue forme, di contribuire alla lettura dei bisogni e delle necessità di un’area urbana al fine di migliorarne le qualità.

La ricerca sperimentale è stata avviata dal MAC, il Museo d’Arte Contemporanea Lissone, e sostenuta dal Comune di Lissone, nell’intento di valorizzazione il Mo.VE realizzato dal team Archem. Nato nel 2015, in occasione di Expo, il Mo.VE era stato concepito per diventare il landmark della città e come è avvento per molte altre architetture di Expo, oggi ci si interroga sulla funzione, la destinazione d’uso e le possibilità di sviluppo della struttura e dell’area circostante.

La sperimentazione metodologica, ideata e coordinata da Alberto Gianfreda ha coinvolto un team di lavoro interdisciplinare di artisti, psicologi urbani e architetti.

LEGGERE IL TERRITORIO CON L’ARTE prova a ribaltare l’ordine degli attori nelle dinamiche del disegno urbano, assumendo l’arte a primo motore di un processo condiviso di pianificazione. Il progetto prova a scardinare la consuetudine che vuole le arti come ultimo atto, spesso neppure previsto preliminarmente, nella progettazione dello spazio pubblico.